Gli Illuminati tra Germania e Italia nel tardo Settecento” è il tema del convegno internazionale che si è svolto il 10 giugno a Villa Sciarra, sede dell’Istituto Italiano di Studi Germanici. La società segreta degli Illuminati, fondata nel 1776 a Ingolstadt, in Baviera, è ancora presente nell’immaginario collettivo, in film, romanzi, fumetti, e al centro delle più fantasiose teorie cospirative. L’Ordine degli Illuminati ebbe uno sviluppo breve significativo nel processo di modernizzazione della Germania e dell’Europa.
La sua proposta antropologica e pedagogica si affermò in quegli anni anche in Italia, coinvolgendo le élite culturali.
Organizzato dall’Istituto Italiano di Studi Germanici, il convegno ha portato l’attenzione sulla presenza e la disseminazione delle idee illuminate tra le élite politiche e intellettuali italiane tra la fine del Settecento e i primi decenni dell’Ottocento e sulla diffusione in Italia della teoria del complotto.
Dopo l’introduzione di Vincenzo Ferrone il convegno si è articolato sulle seguenti relazioni: Gianluca Paolucci, organizzatore del convegno, ha svolto un intervento su “Gli Illuminati tra la Germania e l’Italia“, Massimo Lardi ha trattato il tema “Il podestà svizzero Tommaso de Bassus”, Nico Perrone ha parlato di “Friedrich Münter: un Illuminato danese nel Regno di Napoli a organizzare le logge. Dalle carte segrete dell’archivio massonico di Copenaghen” e infine Reinhard Markner ha presentato una relazione sulla figura di “Costanzo marchese di Costanzo: frammenti della biografia di un Illuminato italiano”, Furio Bacchini è intervenuto su “Alessandro Savioli: dalla Baviera alle Romagne”, Gian Mario Cazzaniga ha parlato degli “Illuminati italiani e origini del Risorgimento nella storiografia italiana del Novecento” e Elisa D’Annibale ha svolto la relazione “Memorie di un gesuita: Barruel e la teoria del complotto in Italia”. Bernardino Fioravanti, bibliotecario del G.O.I., ha ricordato come il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia possieda un importante fondo di libri in lingua tedesca frutto dell’opera di raccolta di Pericle Maruzzi, già bibliotecario del G.O.I.
Con questo convegno inizia una collaborazione tra l’Istituto Italiano di Studi Germanici e il Servizio Biblioteca del Grande Oriente d’Italia che analizzerà il contributo dell’istituzione massonica al processo di modernizzazione della Germania e dell’Europa. Previsto per i prossimi mesi un incontro con il presidente dell’Istituto Italiano di Studi Germanici, Roberta Ascarelli, per approfondire i possibili temi di studio, tra cui sono emersi l’analisi della figura di Friedrich Schroeder, l’autore più diffuso nella massoneria di lingua tedesca (Svizzera, Austria e Germania), e i documenti riguardanti i Fratelli d’Asia, Ordine molto attivo nella zona di Bolzano e promosso da Franz Von Gumer, in cui è significativa la presenza di iniziati di lingua italiana.