“Ho particolarmente apprezzato l’approfondita analisi della R.L. Monte Sion sul testo del Qohelet perché ciò conferma la lunga e bella tradizione di lavoro di questa Officina, portata avanti da Fratelli come Ivan Mosca (al quale il Gran Bibliotecario del Goi, Dino Fioravanti, aveva appena dedicato un affettuoso ricordo, n.d.r.), Pino Abramo, Francesco Siniscalchi, Bruno Battisti D’Amario. Ma anche e soprattutto perché così operando, la Loggia offre all’esterno il frutto del proprio lavoro. E’ la stessa linea seguita da questo Collegio circoscrizionale che, attraverso i suoi strumenti di comunicazione, rende noti risultati e progetti di lavoro per incrementare lo spirito di comunione e fratellanza tra gli appartenenti alle Logge del Lazio“.
Così, Carlo Ricotti, presidente del Collegio dei MM.VV. Lazio, ha concluso l’incontro convocato l’8 giugno a Casa Nathan per presentare il libro “Qohelet. Una lettura non convenzionale“, frutto di un anno di studi dei Fratelli della Loggia Monte Sion, successivamente raccolti dal Fr. Aniello Costanza in un libro pubblicato dall’editore Tipheret.
Le suggestive puntualizzazioni del M.V. dell’Officina, Fr. Vincenzo Gallucci, le selezionate letture di brani del testo, anche in lingua ebraica, da parte del Fr. Marco Tartaglia, gli interessanti approfondimenti in chiave cabalistica del Fr. Roberto Quaranta, e la lettura “laica” e “astrologica” del Fr. Costanza, hanno consentito un approccio affascinante a un testo biblico che è stato definito dagli stessi relatori “di straordinaria modernità e dal linguaggio lucido e penetrante”. Un testo “un po’ eretico”, che simola l’uomo in generale e il massone in particolare a dedicarsi alla conoscenza per non restare schiavo delle forme e della caducità del presente, raggiungendo così un effettivo stato di libertà.