“Un grande esempio di lavoro massonico“. Così il Fratello Alberto Di Giancarlo, passato all’Oriente Eterno all’età di 79 anni, è stato ricordato dalla sua Officina, la R.L. Nazareno Strampelli all’Oriente di Rieti, che ne ha curato i funerali massonici.
Il rito, condotto dal Maestro Venerabile Enrico Martinoli, si è svolto il 16 luglio nell’Abbazia di San Pastore, ex monastero cistercense situato tra Contigliano e Greccio, nella piana reatina. Nella navata centrale è stata posta la bara e al centro del transetto è stato posto l’Oriente.
L’Oratore e il Maestro Venerabile hanno rievocato la figura del Fratello Di Giancarlo, le qualità umane che lo distinguevano, il suo impegno per riportare la Massoneria a Rieti dopo 90 anni di assenza, e la realizzazione a lui dovuta di una Camera Capitolare del Rito Scozzese Antico ed Accettato, del quale aveva conseguito il 31 Grado.
È stato tra l’altro sottolineato che il Fratello Di Giancarlo aveva voluto intitolare la sua Loggia allo scienziato reatino Nazareno Strampelli, quale esempio di alto rigore, moralità e dedizione alla scienza improntata per il bene dell’umanità.
Nel corso del rito funebre hanno altresì preso la parola, tra gli altri, i Fratelli Stefano Conti, della RL L. Petrini, Ario Grandolini, membro onorario della Loggia Strampelli, e Fabrizio Salvati.
La suggestiva e partecipata cerimonia è terminata con i saluti dei Fratelli Stefano Pace, per il Rito Scozzese Antico ed Accettato, Nicola Cultrera, per il Collegio circoscrizionale Lazio dei Maestri Venerabili, Fabrizio Celani, per il Gran Maestro del GOI.